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Limoni in salamoia

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Limoni in salamoia

Questa dei limoni in salamoia è stata proprio una bella scoperta. Ne avevo letto su libri e ricette di cucina nord-africana e medio-orientale ed ero proprio curiosa di scoprire che sapore avessero.
Ora che li ho provati posso dirvi che danno una dimensione nuova agli stufati di carne e un profumo speciale al pesce arrostito in forno.

Li ho preparati tempo fa, ancora quando avevo i ricevuto i limoni della zia dalla Liguria. Solo ora ve ne parlo perché necessitano di un luuungo tempo di riposo!
Di per se non c’è molto da fare, ci vogliono solo dei buoni limoni naturali e tanta pazienza!

La ricetta arriva dal libro Jerusalem di Ottolenghi e Tamimi, e come al solito la ricetta era perfetta e ben spiegata.
Vi raccomando di utilizzarli da cotti, o meglio di aggiungerli agli arrosti, stufati o quant’altro e farli cuocere insieme agli altri ingredienti: solo così sprigioneranno i loro profumi e lasceranno il sale di cui si sono impregnati nel periodo di macerazione! Non provateli nemmeno da crudi: strabuzzereste gli occhi da tanto sono aspri e salati! E ricordatevi di mettervi un promemoria, non vorrete dimenticarveli in dispensa!

Fateli, settembre è il periodo migliore per mettere in vaso le primizie dell’estate!
E visto che quest’anno purtroppo non credo riuscirò a preparare altri vasetti golosi vi linko qua sotto le ricette che vi permetteranno di godere in pieno inverno dei sapori dell’estate!

Pere sciroppate al vino e spezie
Pesche sciroppate

Limoni in salamoia

LIMONI IN SALAMOIA

18 limoni naturali (non trattati)
18 cucchiai di sale grosso
6 rametti di rosmarino, lavati e asciugati
2 peperoncini
succo di 18 limoni circa
olio d’oliva

Preparare tre barattoli capienti (da circa 1 lt.) sterilizzati con il metodo di invasamento a caldo.
Lavare i limoni accuratamente, avendo cura di spazzolare bene la buccia poi asciugarli con un panno pulito. Effettuare un taglio verticale che divida a metà il limone fino ad arrivare a circa 2 cm dalla base (in modo da lasciare il limone unito). Riempire il taglio con un cucchiaio di sale grosso e disporre il limone nel vaso. Proseguire così con tutti i limoni e schiacciarli leggermente nel vaso in modo che non si formino spazi vuoti.
Chiudere con il coperchio e porre a riposare in un posto fresco per una settimana.

Passato questo tempo aprire il vaso e con l’aiuto di una forchetta o un cucchiaio schiacciare i limoni in modo da fare uscire tutto il succo possibile. Io, visto che si erano ridotti di volume e si erano ammorbiditi sono riuscita a passare da 3 a 2 vasi: spostare i limoni di uno dei tre vasi negli altri e suddividere anche il liquido formatosi. Inserire 3 rametti di rosmarino e il peperoncino per ogni vaso e coprire con metà del succo di limone. Coprire con dell’olio fino ad arrivare a circa 1 cm dal bordo e chiudere con il tappo.
Lasciare a riposare in un posto fresco per almeno 4 settimane e poi sono pronti.

Note: nel secondo step spremete poco succo di limone per volta, magari non utilizzerete 18 limoni! Ne serve tanto da riempire il vaso! Questa dose è forse un po’ abbondante, se volete farne un vaso dividete per 3 le dosi!

Lemon curd

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lemon curd

Vado subito al sodo e vi dico che questa è una ricetta che ho preparato per realizzare un’altra ricetta!
Il lemon curd sprigiona limone a ogni cucchiaiata, è cremoso, di un bel giallo intenso, veloce da fare e anche piuttosto versatile. Potete usarlo per farcire una crostata di frutta o da spalmare sul pane oppure ancora per farcire un pan di spagna o un rotolo. E la cosa più importante di tutte è che si tratta di una crema che si conserva per un buon mesetto in frigorifero.

Per questa ricetta ho fatto un mix da una ricetta già testata del libro Le conserve di Angelo Sorzio e della ricetta di Stefano del suo English Puddings. La prima aveva poco burro e più scorza, la seconda taaanto burro e meno scorza..ho fatto una via di mezzo e diciamo che questa versione mi è piaciuta parecchio.

lemon curd

LEMON CURD

per due vasetti

100 gr burro
300 gr zucchero
3 limoni non trattati (succo e scorza)
4 uova

In un pentolino dal fondo spesso versare il burro tagliato a cubetti, lo zucchero, il succo e la scorza dei limoni. Posizionare su una fiamma bassa e scaldare dolcemente, fino a che il burro sia sciolto. In una ciotola a parte sbattere energicamente le uova.
Appena il burro si è sciolto versare le uova nel pentolino e continuare a cuocere a fiamma bassissima continuando a mescolare.
Quando inizia ad addensarsi togliere dal fuoco e versare in vasetti sterilizzati. Chiudere il coperchio, lasciare raffreddare e conservare in frigorifero. (Io ho usato il metodo dell’invasamento a caldo, senza però ribaltare il vasetto)

Note: questa crema ha una durata piuttosto lunga, la scorsa volta a me è resistita anche più di due mesi in frigorifero! Però visto che il procedimento è veloce io consiglio di farne una dose contenuta e di consumarla in termini più brevi! Con uova e burro all’interno è meglio non rischiare troppo!

lemon curd

Confettura di rabarbaro e vaniglia

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confettura di rabarbaro e vaniglia

Visto che vi ho fatto preparare dei panini per la colazione è giusto che io vi propongo anche una confettura di accompagnamento, che dite?

Ve l’avevo già detto che di ritorno dalla Germania il papà mi ha portato due bei mazzi di rabarbaro?? So che non ne volete più sapere, ma: un pò sono andata in fissa con il rabarbaro, un pò dovevo consumarlo e un pò volevo cimentarmi in qualcosa di diverso dal solito “fragola-rabarbaro”.
Ecco qua questa confettura, davvero easy, moolto buona, con un buon equilibrio tra dolce e acidulo e profumata di morbida vaniglia.
..su su, è ora di invasare!

P.S.: non temete..ne ho ancora una di ricettina con il rabarbaro..così non rimanete senza idee quando vi capita di trovarlo dal fruttivendolo!

Confettura di rabarbaro e vaniglia

CONFETTURA DI RABARBARO E VANIGLIA

750 gr di rabarbaro già lavato, spelato e tagliato a pezzi (alti circa 1,5 cm)
400 gr zucchero di canna
1 bacca di vaniglia

Disporre in una pentola dal fondo spesso il rabarbaro e lo zucchero di canna, tagliare la bacca di vaniglia per il lungo, estrarre con l’aiuto di un coltellino i semini e aggiungerli, dare una mescolata. Posizionare il coperchio e lasciare macerare per 2 ore.

Posizionare la pentola sul fuoco, accendere la fiamma e portare a ebollizione, mescolando di tanto in tanto. Quando inizia a sobbollire abbassare la fiamma al minimo e continuare la cottura per circa 20 minuti, mescolando frequentemente in modo da evitare che si attacchi al fondo.
Quando la confettura inizia ad addensarsi e si sente un buon profumo caramellato verificare la cottura versando un pò di marmellata su un piattino, far raffreddare e se girando il piattino la confettura non scivola via è pronta.

Preparare circa 2 vasetti e effettuare la procedura di invasamento a caldo come spiegato in questo post.
Conservare in dispensa.

Composta di fragole e rabarbaro

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Tempo piovoso per questa domenica di fine aprile..vorrei poter uscire in bicicletta a fare una pedalata.. Vorrei poter uscire a fare una passeggiata sulle colline dietro casa..invece mi tocca stare al chiuso e trovare qualcosa da fare!
Così per la vostra merenda consolatoria vi consiglio questa super deliziosa composta!
Usatela per accompagnare del gelato o dello yogurt, da mangiare con una torta soffice o della colomba! Noi l’abbiamo gustata con della ricotta di capra!

Buona domenica piovosa a tutti!

COMPOSTA DI FRAGOLE E RABARBARO

300 gr rabarbaro, lavato, spelato e tagliato a dadini
300 gr di fragole, lavate, private del picciolo e tagliate a metà
150 gr zucchero

Versare tutto in un pentolino e cuocere dolcemente. Portare a ebollizione e cuocere fino a che il rabarbaro si disfi e la composta si rassoda appena.
Servire calda o lasciare intiepidire.
Si conserva per qualche giorno in frigorifero in un contenitore ermetico.

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Fette di arance caramellate

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Fette di arance caramellate

Uno delle ricette più cliccate del mio blog è la ricetta delle fette di limone caramellate.
Chissà perchè…forse non ci sono molte ricette disponibili in rete, oppure perchè è una ricetta che permette di ottenere un ottimo risultato con poco lavoro.

Così, un pò per soddisfare i miei visitatori, un pò perchè avevo bisogno di alcune decorazioni ho replicato la ricetta con le arance. Unica regola è usare arance buone non trattate.
A differenza del limone queste escono leggermente amarognole, ma a me piacciono per questo…se le usate come ho fatto io per decorare una torta creeranno un piacevole contrasto.

E visto che siamo in periodo di regali nulla toglie la possibilità di confezionarle e regalarle ai vostri amici!
Magari si potrebbe aromatizzare lo sciroppo con qualche chiodo di garofano, una stecca di cannella e una stella di anice per fare delle arance speziate!

FETTE DI ARANCE CARAMELLATE

Per le dosi e il procedimento vi rimando qui.
Calcolate 900 gr di zucchero per 900 gr di arance (con le estremità tagliate) e un bicchiere di acqua.
Con le arance ho allungato un pò i tempi di cottura, ci ho impiegato circa 25/30 minuti.
Se pensate di aggiungere delle spezie vi consiglio di metterle o quando preparate lo sciroppo oppure direttamente nei vasetti.
Se siete mangiatori di arance caramellate consiglio di raddoppiare le dosi.

Io le ho utilizzate, dopo averle sgocciolate, per decorare una torta fatta con un pan di spagna alla mandorla, farcito con crema pasticciera all’arancia e coperto con una ganache al cioccolato bianco.

Fette di arance caramellate

Rimane sempre un pò di sciroppo d’avanzo. Usatelo per dolcificare lo yogurt o le tisane, è ottimo.
Oppure aspettate la prossima ricetta che ne prevede l’utilizzo!
Questa settimana sarà per me super intensa visti gli impegni universitari. Ancora non so quando riuscirò a pubblicare il prossimo post, comunque non temete se non mi vedrete più ritorno di sicuro entro domenica con l’appuntamento di Aspettando Natale…

Buona settimana!

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