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Archivi categoria: Dolci al cucchiaio

Clafoutis ai frutti di bosco – Dairy free

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clafoutis ai frutti di bosco

Un piccolo dolcino, di quelli da tenere in mano e mangiare con il cucchiaino accovacciati in poltrona.
Il clafoutis è un dolce di quelli che con il profumo di vaniglia, l’aroma dei frutti e la morbidezza dell’impasto  ti fa capire che i dolci semplici sanno essere deliziosi quanto i dessert d’alta pasticceria.

Li ho preparati in occasione dell’onomastico del papà, nonostante lui sia uno che ama “i dolci, che siano dolci” e ricchi ha apprezzato molto anche questo clafoutis in versione dairy free. La panna di soia è riuscita a sostituire in maniera impeccabile la ricchezza del latte vaccino.

Provate e fatemi sapere!

clafoutis ai frutti di bosco

CLAFOUTIS AI FRUTTI DI BOSCO – dairy free

3 uova
60 gr zucchero
20 gr farina
250 gr panna da cucina Alpro 
vaniglia
1 cestino di more
1 cestino di lamponi
150 gr ciliegie denocciolate

Preriscaldare il forno a 160°.

Suddividere i frutti sul fondo di 6 ramequin.
In una ciotola lavorare con una frusta le uova con lo zucchero, la farina e la vaniglia. Aggiungere la panna, sbattere fino a ottenere un composto omogeneo e versare sulla frutta.
Infornare per circa 30 minuti, spolverare di zucchero di canna e passare sotto al grill per un paio di minuti.

Lasciare intiepidire e servire.

 

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# 83 Crostatine meringate al limone – Gluten Free

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crostatine meringate al limone

Questo è uno di quei dolci che da sempre mi incuriosivano.
Non so perchè non l’avessi fatto, avevo paura che la meringa così semplicemente “grigliata” non mi piacesse.
Poi è nata l’occasione: la mia amica celiaca era alle prese con i preparativi e l’organizzazione di una festa, mi stava raccontando le torte che voleva preparare e quando mi ha detto che avrebbe voluto fare una torta al limone mi sono impossessata del compito! Pensa che ti ripensa…la mia mente ha sfornato queste crostatine: limonose, monoporzione e pure gluten free!

Non l’avessi mai fatto: ora capisco perchè tutti la adorano! Guscio friabile, crema asprigna, morbida meringa dall’esterno croccante..davvero un ottimo equilibrio.

Per la ricetta non ho preso spunto da una ricetta in particolare. Ho fatto la mia frolla senza glutine con cui mi trovo abbastanza bene, ho usato il lemon curd di cui vi avevo parlato nel post scorso e per la meringa sopra mi sono affidata alla versione di Edda.

(P.S.: la foto è una schifezza, fatta con il telefono al volo 2 minuti prima di uscire di casa..parto sempre in anticipo organizzandomi la sera prima, poi arrivo sempre di corsa!!)

CROSTATINE MERINGATE AL LIMONE

Per circa 22 crostatine

Per la frolla senza glutine andare a questo post.

Per il lemon curd andare qui.

Per la meringa:
2 albumi (circa 70 gr)
115 gr zucchero semolato
35 gr acqua

Preparare il lemon curd con un giorno di anticipo, in modo che si raffreddi bene.
Volendo anche la frolla può essere preparata la sera prima, in modo che abbia tutta la notte per riposare.

Preriscaldare il forno a 170°. Preparare due teglie da muffin ben lavate, in modo che non vi sia alcuna traccia di glutine.
Stendere la frolla tra due fogli di carta forno a uno spessore di circa 2 mm, con un coppapasta ritagliare dei tondi e disporli nella teglia. Bucherellare il fondo con una forchetta e infornare per circa 15/20 minuti fino a doratura.
Sfornare e lasciare raffreddare.
Per togliere i gusci con più facilità consiglio di accendere il gas del fornello e appoggiare la teglia per 5 secondi, proseguire fino ad averlo fatto su tutta la base della teglia. Con l’aiuto di una spatolina infilare la lama tra la teglia e il bordo della crostatina, percorrendo tutta la circonferenza. A un certo punto la crostatina si muoverà, togliere dallo stampo con delicatezza. Posare i gusci su una teglia ricoperta di carta forno.

Poco prima di servire distribuire 1 cucchiaino abbondante di lemon curd in ogni guscio.
Preparare la meringa all’italiana. Nella ciotola della planetaria versare gli albumi, in un pentolino versare lo zucchero con l’acqua. Portare a bollore. Quando lo zucchero ha raggiunto circa i 110° accendere la planetaria e iniziare a montare. Appena lo sciroppo ha raggiunto i 120° togliere dalla fiamma e versare a filo sugli albumi mentre la planetaria è in azione. Lasciare montare per 5 minuti.

Accendere il grill a 220°.
Versare la meringa in una sac a poche con bocchetta a stella e decorare la superficie delle crostatine con la meringa ottenuta.
Mettere la teglia in forno e grigliare per circa 3/4 minuti.
In questa fase non allontanarsi mai dal forno, ogni secondo può essere cruciale per raggiungere il grado di colorazione giusto.
Sfornare, lasciar raffreddare e servire subito.

Note: questo è un dolce che una volta “meringato” deve essere servito nel giro di un paio di ore massimo, altrimenti la croccantezza della meringa viene persa. Nulla toglie di fare la versione grande, forse più veloce.

# 75 Charlotte di mele – come ti recupero la polenta avanzata –

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charlotte di mele

Forse lo sapete già tutti che noi bergamaschi siamo dei polentoni. La polenta ce l’abbiamo proprio nel DNA.
Un tempo, non troppo lontano (per farvi capire mi riferisco al tempo dei miei nonni), la polenta era il “pane/pasta” di ogni pranzo, servito con formaggio, uova o nei giorni di festa con un buon stufato/arrosto di carne. Era l’elemento presente a ogni pasto, la sera magari veniva recuperata facendone una minestra o mangiata immersa nel latte caldo.
Al giorno d’oggi è più il piatto della domenica o delle occasioni.
Se state pensando a quelle pappette giallissime molliccie state certi che non potete associarla alla polenta che mangio io. Noi (o meglio la mamma e il papà, io mi limito solo a girarla ogni tanto) la facciamo rigorosamente nel paiolo di rame, quando riusciamo la prepariamo sulla stufa, semplicemente cuocendo la farina di mais mista con un pò di farina di grano saraceno nell’acqua salata. Si cuoce per circa 45/60 minuti fino a ottenere una bella consistenza soda. Già così è perfetta.
I più golosi all’ultimo aggiungono una montagna di formaggio a dadini: gorgonzola, branzi, taleggio..e poi inondano il tutto con burro nocciola all’aglio e salvia..ed ecco ottenuta una golosissima polenta taragna!
Riciclare la polenta avanzata da sempre grande soddisfazioni, visto che è super super versatile.: fette grigliate da usare tipo crostoni, listarelle di polenta fritta, pasticciata con sugo e pomodoro…e come guscio di una charlotte di mele!

Questa charlotte la volevo fare da un pò. Ce l’avevo lì, l’occhio spesso cadeva sul libro (English Puddings di Stefano Arturi). Ma ammetto che utilizzare il pane in cassetta per fare la calotta esterna proprio non mi andava giù, il pane in cassetta non mi piace. Avevo deciso che avrei aspettato di avere una bella pagnottona un pò vecchia per realizzare la ricetta. Poi dopo l’ultima polentata di polenta ne è avanzata tanta, di mele tristi e abbandonate ne avevo in abbondanza così all’improvviso mi è venuta in mente la charlotte di Stefano. Ed ecco come ti riciclo la polenta.

La ricetta originale prevede l’utilizzo di pane in cassetta, che io ho sostituito con la polenta avanzata. Il vantaggio della polenta è che se schiacciata un pò forma un unico guscio protettivo, e quindi anche a livello estetico esce molto carina (maledetta quella crepa che è uscita a me). Avendo un gusto poi abbastanza neutro si sposa benissimo con il ripieno che è comunque molto semplice. Se decidete di usare il pane abbiate l’accortezza di tagliare via le croste, stenderlo un pò con il matterello e spennellarlo di burro fuso.

charlotte di mele

CHARLOTTE DI MELE

5 mele, io ho usato un pò un mix (renette, golden, granny smith)
1 noce di burro
1 cucchiaio di zucchero
1 cucchiaio di brandy o amaretto
3 cucchiai di mandorle
q.b. di polenta avanzata fredda (io ne ho usata circa 6/7 fette)
q.b. di burro e zucchero
q.b. di marmellata a piacere (io una gelatina all’arancia).

Per lo stampo cercate un pò tra le vostre teglie, stampi. Stefano consiglia di usare uno stampo di alluminio (capienza circa 0,75 lt) abbastanza stretto e alto, tipo da panettone, ma va benissimo anche uno stampo da pudding, mentre io ho usato una ciotola in pirex strettina e alta.
Trovato lo stampo, imburrarlo e “inzuccherarlo”.

Pelare le mele, tagliarle in ottavi e poi a dadi. In una pentola sciogliere la noce di burro buttarvi le mele e cuocerle a fuoco medio. Nel frattempo tritare grossolanamente le mandorle a mano o nel mixer e tostarle leggermente nel forno.
Quando le mele iniziano ad ammorbidirsi aggiungere lo zucchero e far caramellare un poco. Quando sono cotte, ma non sfatte, sfumare con il liquore e togliere dal fuoco.

Preriscaldare il forno a 200°.
Su un piano pulito spolverare un pò di zucchero e con l’aiuto di un matterello assottigliare leggermente (una per una) le fette di polenta. Foderare lo stampo cercando di non lasciare buchi, spolverare con un pò di zucchero.
Aggiungere le mandorle alle mele e mescolare. Versare le mele nel guscio, alternandole qua e là con qualche cucchiaiata di marmellata.
Chiudere la charlotte con altra polenta, cospargere di zucchero, appoggiare un foglio di carta forno e posizionare sopra un piattino che faccia da peso durante la cottura. Il piattino deve essere appoggiato alla charlotte, non allo stampo.
Posizionare lo stampo su una teglia, in modo che se esce del succo di mela non sporchiate tutto il forno e infornare per circa 30 minuti. Passato questo tempo togliere il peso, la carta, abbassare a 180° e cuocere per altri 15/20 minuti, fino a che la base sia ben dorata.

Togliere dal forno e lasciare raffreddare circa 15 minuti. Passare un coltellino o una spatolina tra la charlotte e lo stampo. Capovolgere lo stampo su un piatto e senza rimuovere lo stampo lasciare a riposare 15 minuti. Rigirare la charlotte nelle stampo, passare ancora il coltello sul bordo e ribaltare sul piatto di portata. Molto delicatamente togliere lo stampo.

Servire tiepido, a piacere accompagnare con un pò di panna montata spolverata di cannella.

Note: i vari ribaltamenti da fare dopo la cottura fanno in modo che il dolce non collassi ma rimanga stabile.

Crumble di mele e more profumato al cocco

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crumble di mele e more al cocco

Un piccolo dolcino molto versatile, che può essere preparato per una colazione gustosa e fruttosa ma che accompagnato da una pallina di gelato può diventare un dessert perfetto…mangiatelo tiepido o anche freddo, è buono gustato ad ogni temperatura.

Vi devo purtroppo comunicare che domani inizio un tirocinio che mi terrà occupata full time in quel di Milano, il che mi porterà ad avere davvero poco tempo per la cucina e il blog. Spero di riuscire a passare almeno nei weekend, nella speranza di riuscire a conciliare tutto nel tempo libero che mi rimarrà. Comunque non chiudo i battenti, rallento solo il ritmo delle sfornate! 😉

Ritornando alla ricetta come avrete notato poco cambia dai crumble che vi avevo già proposto, ma aggiungendo le more e il cocco assume una nuova dimensione! Alla fine tante delle nuove ricette non sono altro che nuove interpretazioni o evoluzioni di ricette già testate, non credete? Quindi sbizzarritevi con la frutta che più vi piace e sfornate anche voi il vostro crumble!

crumble di mele e more al cocco

CRUMBLE DI MELE E MORE PROFUMATO AL COCCO

100 gr farina 00
50 gr fiocchi d’avena
75 gr cocco rapè
50 gr zucchero
100 gr burro
1 cucc.no di estratto di vaniglia
3 mele
300 gr more
50 gr zucchero
succo di mezzo limone

Preriscaldare il forno a 200°.
Lavare le mele e asciugarle, tagliarle in 8 spicchi e poi a pezzettini. Mescolarle in una ciotola insieme alle more, allo zucchero e al limone. Suddividere la frutta in circa 8 barattoli (o una pirofila unica) e infornare per circa 15 minuti.

Nel frattempo versare la farina, l’avena, il cocco, lo zucchero e la vaniglia in una ciotola. Aggiungere il burro freddo tagliato a cubetti. Lavorare con le mani fino a ottenere un composto bricioloso. Tenere da parte.

Sfornare i barattoli. Suddividere il crumble nei vari barattoli e infornare nuovamente, per ulteriori 25/30 minuti, fino a doratura.
Sfornare, lasciare intiepidire leggermente e servire accompagnato da gelato o yogurt naturale, a piacere tostare del cocco e spolverare sul dolce.

Panettone con crema al mascarpone

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Panettone con mascarpone

Visto che le feste non sono ancora finite e qui al nord è usanza mangiare il panettone fino alla befana vi propongo un’idea velocissima per servire il panettone in un modo alternativo!

Anziché preparare la solita crema al mascarpone da accompagnare alla fetta di panettone ne ho fatto un dolce a strati! Ed è super veloce: no uova, no bilancia ( nel caso in cui abbiate le confezioni della giusta misura)!

Allora prima di lasciarvi la ricetta vi auguro un buon inizio di 2014!
E se non volete farvi mancare i dolci per il 2014 ricordatevi che…chi sforna dolci il primo dell’anno li sfornerà tutto l’anno!

Queste dosi sono per circa 6 bicchieri! Io consiglio di preparare il dolce con qualche ora di anticipo (va benissimo anche la mattina per la sera) in modo che i sapori si amalgamino bene!

PANETTONE AL MASCARPONE

250 gr panna fresca
250 gr mascarpone
2 cucchiai colmi di zucchero
150 gr acqua
75 gr zucchero
85 gr Marsala
70 gr cioccolato fondente tritato grossolanamente
Panettone

In un pentolino portare a ebollizione l’acqua con lo zucchero (75 gr). Quando lo zucchero si è sciolto spegnere, aggiungere il marsala e lasciare da parte.
Accendere il forno in modalità grill.
Tagliare il panettone a fette e ritagliare, con l’aiuto di un coppapasta, 3 dischi per ogni bicchiere. Disporre il panettone su una teglia e tostare in forno per qualche minuto. Togliere e tenere da parte.
Con le fruste elettriche lavorare il mascarpone con lo zucchero (2 cucchiai), aggiungere la panna e lavorare fino ad ottenere una consistenza montata e soffice.
Preparare i bicchieri. Sul fondo di ogni bicchiere disporre un disco leggermente inzuppato nella bagna. Con l’aiuto di una sac a poche distribuire un pò di crema, spolverare con il cioccolato tritato. Coprire con un altro disco di panettone inzuppato, coprire con crema, cioccolato e chiudere con panettone.
Coprire con pellicola e lasciare riposare in frigorifero fino al momento di servire. Spolverare di zucchero a velo e servire.

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